giuseppecugno - Golfo di Noto

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Giuseppe CUGNO
GIUSEPPE CUGNO Geologo specialista di Ambiente e Territorio, Clima e Meteorologia del Mediterraneo, docente universitario a contratto. Tutto iniziato dalla palestra di ricerca della Sicilia sud orientale su percorso personale fra Geologia Clima e Meteorologia, con l’ideazione di sana pianta del modello a “Scenari meteorologici” via via approfonditi ed estesi in ricerca pluridecennale fino allo sbocco nel libro “Scenari Meteorologici Ambientali Mediterranei” che gli è valso il premio speciale della giuria per la sezione saggistica del Premio Carver 2014 ormai noto come il Contropremio dell’editoria italiana.


Dalla laurea in Geologia il Curriculum Scientifico Professionale Accademico si è sviluppato in tre filoni concatenati. Ricerca e formazione, le fondamenta. Docenza universitaria. Libera professione.
○ Ricerca diretta sul territorio dal seme iniziale di corilevatore geologico delle Carte Geologiche della Sicilia Sud-Orientale, con la Cattedra di Geologia Università di Catania. Coautore su Sedimentary Geology di ricerca sedimentologica di dettaglio sui Monti Iblei attorno il canyon della Riserva Naturale di Cava Grande, Sicilia sud orientale. Studi vari e pubblicazioni mirati alla conoscenza di territorio e ambiente (atmosferico, terrestre, marino).
○ Docente a contratto al Politecnico di Torino previa idoneità  per studiosi dotati di qualifica scientifica per insegnamenti presso la II Facoltà di Architettura, e previa idoneità unica delle Facoltà di Architettura e Ingegneria. Docente di insegnamenti ambientali in corsi di laurea e master di 1° e 2° livello per le Facoltà d'Ingegneria dell'Università di Catania ed Enna.
○ Di singolare risonanza la ricaduta su beni pubblici primari (acque potabili, aria, suolo) dell'indirizzo impresso alla professione contraddistinta dall'accurata selezione delle consulenze, mai accettato consulenze ambigue contro l'ambiente.
Questa l'impronta distintiva. Da cui la libertà di giudizio sempre a favore dell'ambiente. Degli “Scenari meteorologici” l'applicazione sugli effetti per l'inquinamento atmosferico "Quando, Dove e Perché" attraverso l'individuazione delle fasce di territorio più esposte e meno esposte in ragione di 6 “Scenari meteorologici” portanti “i fumi vanno dove li porta il vento”.
Totale l'impegno per quanto umanamente possibile per la Riserva Naturale di Cava Grande del Cassibile. Il suo nome ricorre associato ripetutamente a Cava Grande per averla prima studiata, pubblicata, divulgata e fatta conoscere al mondo con mezzi propri, e dopo difesa strenuamente dalle discariche. Si distinguono incisivi e coraggiosi studi geologico-ambientali risultati determinanti a scongiurare:  
○ L’irreparabile inquinamento delle acque vergini delle sorgenti apicali del Vallone Cardinale nei Monti Iblei. Ad uso diretto idropotabile, per caduta naturale, di migliaia di cittadini (Canicattini Bagni) e a monte del bacino d’origine delle mitiche sorgenti del Ciane della storica Siracusa “greca”.  
○ L’inquinamento del territorio adiacente la Riserva Naturale di Cava Grande del Fiume Cassibile alimentato da tante sorgenti rimaste fra le ultime incontaminate, per concause naturali ed antropiche molto fortunose nello scempio generale. Evidenziate in dettaglio, come e perché, nel libricino divulgativo “Cava Grande del Cassibile - L’ambiente fisico del Canyon dalle sorgenti d’origine alle sorgenti subacquee nel Mar Ionio”. Trattasi di due bacini fluviali adiacenti, perle incontaminate della Sicilia, entrambi prescelti per siti discariche. Una proprio dentro l’alveo delle sorgenti, l’altra (di Stallaini) che si ripresenta a cicli, a ridosso della Riserva Naturale di Cava Grande, ora meta crescente di migliaia di turisti e studiosi da tutto il mondo. Cava Grande è scrigno di biodiversità di vaste essenze mediterranee per estesi influssi di “Scenari Meteorologici”, dai subtropicali torridi più caldi del Sahara di Libeccio Scirocco a quelli nordici più freddi di Maestrale e Tramontana.

*La storia di Giuseppe Cugno per la difesa ambientale della
Riserva Naturale di Cavagrande del Cassibile

 
Questa una lista condensata (è solo una parte) delle realizzazioni ambientali e informative conoscitive su Giuseppe Cugno per il Canyon di Cavagrande e di tutto il territorio circostante fra Siracusa, Avola, Noto, Palazzolo, Canicattini, Valle dell’Anapo:
 
1 E’ nato e cresciuto nell’ambiente canicattinese dei Monti Iblei attorno Cavagrande, vi ha scorrazzato sopra da giovane fra le colline e il Mare Jonio siracusano del Golfo di Noto (Fontane Bianche, Gallina, Avola, Vendicari, ..)
 
2 Ha richiesto come tesi di laurea in Scienze Geologiche il territorio e il mare circostante Cavagrande fra Siracusa ed Avola. Si è laureato in Scienze Geologiche all’Università di Catania con una duplice tesi, sulla Geologia del territorio di Fontane Bianche e Cassibile attorno Cava Grande e sulla Sedimentologia e Morfologia del litorale prospiciente, fra Capo Negro (Avola) e Punta Arenella (Siracusa), delle spiagge emerse e sommerse in ambiente sottomarino; più due tesine riguardanti la Geomorfologia dei terrazzi marini della zona costiera fra Siracusa-Cassibile-Avola, ed il Clima della Sicilia sud orientale.
 
3 Ha poi eseguito i rilevi geologici attorno Cava Grande con l’Università di Catania per la pubblicazione delle Carte Geologiche della Sicilia sud orientale (vedi CV).
 
4 Ha ulteriormente approfondito in ricerche geologiche e sedimentologiche di dettaglio Cava Grande e una vasta area attorno nella pubblicazione scientifica sulla prestigiosa rivista internazionale Sedimentary Geology, Elsevier Science Publishers (vedi CV).
 
5 Ha pubblicato Cava Grande con un libro scientifico divulgativo in cui ha sostenuto le spese di stampa delle immagini a colori (costosissime) di terra e aeree da elicottero (al tempo inusuale) per una spesa di £ 10.414.999 (in due trance £ 7.913.500 + £ 2.501.499) ad una tipografia di Avola.
 
6 Ha pubblicizzato e fatto conoscere al grande pubblico con mezzi propri, anche con uno spot pubblicitario in una tv regionale, in cui sfogliando il libro su sottofondo musicale, venivano mostrate le immagini di Cava Grande.
 
7 Ha divulgato Cava Grande in convegni pubblici, svelandone le intrinseche peculiarità, la verginità ed il singolare habitat  incontaminato.
 
8 Ha insegnato e divulgato Cavagrande agli studenti in occasione di lezioni per corsi e master universitari con  lezioni frontali ed  escursione a Cavagrande.
 
9 Dopo l'uscita del libro “Cava Grande del Cassibile - L’Ambiente fisico del Canyon dalle sorgenti d’origine alle sorgenti subacquee nel Mar Jonio” che mostrava purezza e bellezza di Cava Grande, e la stesura dello studio geologico conoscitivo contro la discarica di Stallaini (a fianco Cava Grande) senza aver fatto nulla di male, se non quello di difendere e far conoscere uno scrigno di biodiversità esclusivo, gli è cambiata la vita, l’attività professionale e di ricerca, costretto a lottare suo malgrado per circa 10 anni per difendersi (in privato per conto del bene pubblico) da attacchi denigratori direttamente dai promotori della discarica. Giuseppe Cugno si trovò investito da aggressioni così assurde e così facili da verificare (si negavano persino dati e luoghi facilmente provabili, bastava una foto) eppur lo si fece ugualmente. Divenne oggetto di  attacchi di discredito di inaudita virulenza (in breve, “..che non conosceva i luoghi..”. La lotta giuridica si concluse dopo molti anni con vittoria piena in 1°, 2° e 3° grado di giudizio della Suprema Corte di Cassazione di Roma con la condanna penale per diffamazione di tre persone che diffondevano su vari organi di stampa, televisioni, e uffici pubblici uno scritto (di 11 pagine). La relazione di fattibilità della discarica era di 4 pagine. La cosa migliore era quella di pigliarla a ridere e scherzarci su.
 
10 Giuseppe Cugno fu costretto alla legittima difesa, dura, lunghissima, e costosa, da solo in privato per conto pubblico (lui difendeva un bene pubblico) senza chiedere aiuto a nessuno. È questa la singolare eccezionalità della vicenda, era costretto privatamente a difendere un bene pubblico e se stesso.
 
11 Alcune conseguenze. Per lunghissimi anni ha dovuto, per la sua difesa, abbandonare il corso naturale del suo entusiasmo di ricerca scientifico professionale. Aspettò l’esito delle vittoriose sentenze in 1°, 2° e 3° grado di giudizio della Suprema Corte di Cassazione di Roma, in cui furono condannati penalmente per diffamazione il progettista A. G. redattore della relazione favorevole alla discarica, il professionista U. A. che scrisse il documento diffamatorio contro Giuseppe Cugno (dalla sentenza di condanna: “redatto da U.A. su incarico di A. G.” ed un altro professionista C. A. Rinuncia per molto tempo a quasi tutti gli incarichi professionali (molti di questi gli venivano proposti perché ambigui e compromettenti, nel tentativo di incastrarlo) e così ha continuato a fare slalom fra le consulenze, rifiutando quelle ambigue contro l’ambiente e scegliendo solo quelle a favore dell’ambiente. Questo è il tratto distintivo fino ad oggi.
 
12 Fra il 2012 e 2013 si ripresenta la stessa discarica negli stessi luoghi di Stallaini a ridosso di Cavagrande e con la stessa associazione ambientalista di nascosto a manovrare dietro le quinte "non so cosa ho sentito dentro" ci è stato riferito da Giuseppe Cugno e così ha ricominciato la sua lotta mentre era immerso in tutt’altro impegno editing libro (vedi le date di tutti i suoi interventi su Cava Grande e la data pubblicazione, settembre 2013, libro “Scenari Meteorologici Ambientali Mediterranei”) per il quale ha lavorato e fatto ricerche per  una vita (vedi CV).
 
E alla luce degli avvenimenti poniamo alla vostra sensibilità, con obiettività, questa osservazione: quante volte si sarebbero realizzate le discariche di Cava Grande  e quella sulle sorgenti idropotabili delle comunità dei Monti Iblei senza tutti gli interventi complessivi, le relazioni, gli studi di Giuseppe Cugno? Ci si riferisce anche al salvataggio dell’altra discarica che avrebbe irreparabilmente inquinato le acque vergini delle sorgenti apicali del Vallone Cardinale (adiacente a Cavagrande del fiume Manghisi-Cassibile). Sorgenti ad uso diretto idropotabile, per caduta naturale, di migliaia di cittadini (Canicattini Bagni) e a monte del bacino d’origine delle mitiche sorgenti del Ciane della storica Siracusa “greca” (vedi CV). In verità il suo impegno non si è limitato solo a Cava Grande ma è stato esteso via via attorno nella regione iblea, e non solo per l’acqua e la terra, ma per l’aria con gli ”Scenari meteorologici ambientali mediterranei” a ben più vasti orizzonti, oltre la Sicilia, l’Italia, il Mediterraneo, l’Europa mediterranea, l’Atlantico e l’Africa mediterranea. Ed ora da qualche anno è tutto preso nell’indirizzare con particolare approfondimento il modello a “Scenari meteorologici” all’ambito attorno l’America del nord e agli Usa.
CURRICULUM SCIENTIFICO PROFESSIONALE ACCADEMICO
Giuseppe Cugno


SPECCHIO SINTETICO Dalla Geologia, specialista di Ambiente, Territorio, Clima e Meteorologia del Mediterraneo, docente universitario a contratto.  Dal rilevamento geologico di base ha proseguito il naturale sviluppo della ricerca all’ambiente terrestre, atmosferico, marino, a cominciare dalla Sicilia sud orientale. Questi alcuni dei risultati più significativi: la ricerca sugli “Scenari Meteorologici Ambientali Mediterranei” con gli effetti sull’inquinamento atmosferico “quando, dove, perché”; la dedizione totale (una storia) per studi conoscitivi, pubblicazione, divulgazione e difesa della Riserva Naturale di Cava Grande del Fiume Cassibile; l’applicazione delle ricerche geologiche per la determinante salvaguardia di sorgenti d’acqua pura ad uso idropotabile nei Monti Iblei.

 
Tutto inizia dalla palestra di ricerca della Sicilia sud orientale. L’esperienza è maturata, prima, nella conoscenza diretta a macchia d’olio del territorio così com’è (per programma cartografia geologica, e sedimentologia, con Università di Catania), dopo, nell’uso professionale d’indirizzo per le Amministrazioni pubbliche, a concentrare gli obiettivi sulle vocazioni d’uso del territorio e dell’ambiente in tutte le sue espressioni. Gli obiettivi conoscitivi d’insieme ambientale, terrestre, costiero, marino, atmosferico, mirati sin dai semi delle tesi di laurea, sono stati perseguiti uno per uno coltivando il naturale sviluppo della ricerca nel sud est dei Monti Iblei, dall’altipiano terrazzi marini della pianura costiera → litorale emerso-sommerso → mare e sorgenti subacquee → al clima della Sicilia sud orientale, da questo seme è partito l’altro trentennale filone di ricerca Geo-Meteorologico-Ambientale del Mediterraneo. Via via propagato dal nucleo centrale di Sicilia al quadro di svolgimento Atlantico-Afro-Euro-Mediterraneo sino alla ideazione di sana pianta del modello a “scenari meteorologici” raccolti nel libro Scenari Meteorologici Ambientali Mediterranei – L’unicità del Clima Mediterraneo che gli è valso in Italia il Premio speciale Carver 2014 per la saggistica. A supporto di quanto sintetizzato si illustra in dettaglio il bagaglio scientifico interdisciplinare delle scienze ambientali costruito gradualmente secondo il seguente percorso personale in tre filoni concatenati: 1 Ricerca e formazione; 2 Esperienza professionale; 3 Docenza universitaria a contratto di insegnamenti ambientali in corsi di laurea e master di 1° e 2° livello per le Facoltà d'Ingegneria dell'Università di Catania ed Enna, e per la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino.

 
ISTRUZIONE 1982 Laurea in Scienze Geologiche all’Università di Catania con duplice tesi, sulla Geologia del territorio di Fontane Bianche e Cassibile attorno Cava Grande e sulla Sedimentologia e Morfologia del litorale prospiciente fra Capo Negro (Avola) e Punta Arenella (Siracusa), delle spiagge emerse e sommerse in ambiente sottomarino; più due tesine riguardanti la Geomorfologia dei terrazzi marini della zona costiera fra Siracusa-Cassibile-Avola, ed il Clima della Sicilia sud orientale.
 

RICERCA DI BASE E FORMAZIONE 1982-86 E’ la fase conoscitiva di ricerca diretta in campo che ha segnato per sempre i risultati del dopo, nel setacciamento di centinaia di kmq di territorio per il rilevamento geologico di una vasta area attorno il Canyon di Cava Grande. Per i risultati conseguiti nelle ricerche svolte per le tesi di laurea si è subito collaborato con la Cattedra di Geologia dell’istituto di Scienze della Terra dell’Università di Catania attraverso contratti di ricerca sul territorio dei Monti Iblei, riguardanti:

 
 
  1. L’incarico di ricerche geologiche ed analisi sedimentologiche nel territorio delle carte topografiche di Cassibile, Fontane Bianche, Noto Antica, Canicattini Bagni,  fra i Comuni di Siracusa, Avola, Noto, Palazzolo.
  2. L’incarico di rilevamento geologico della carta topografica Floridia e analisi sedimentologiche nell’area tra Floridia-Canicattini Bagni-Noto Antica-Avola. Nell’ambito di contratto (1 e 2) per la ricerca finanziata da C.E.E.
  3. L’incarico di rilevamento geologico nell’area a sud del Fiume Anapo, settore meridionale Riserva Naturale della Valle d’Anapo. Contratto per la ricerca finanziata dal Ministero Pubblica Istruzione “Analisi delle Facies Sedimentarie e Vulcaniche della Regione Iblea nell’Intervallo Cretaceo-Miocene”.
     
I contratti di ricerca sono stati motivati dalla “Conoscenza specifica delle aree affidate (1) e (2,3) perché esperto nella problematica geologica e sedimentologica dell’area siracusana. Queste ricerche sono sfociate in 2 Carte Geologiche nelle quali si è coautore per le zone rilevate:
 
1984 “CARTA GEOLOGICA DELLA SICILIA SUD-ORIENTALE” scala 1:100.000, Istituto di Scienze della Terra Università di Catania, su convenzione Comunità Economica Europea - Università di Catania (Cattedra di Geologia) e fondi Ministero Pubblica Istruzione per progetti di interesse nazionale. [Roma : Società Geologica Italiana, 1989] (Firenze: Selca, 1984) http://id.sbn.it/bid/RT10038210
 

1986 “CARTA GEOLOGICA DEL SETTORE NORD-ORIENTALE IBLEO” (Sicilia S.E.) scala 1:50.000,  Istituto di Scienze della Terra Università di Catania su fondi Ministero Pubblica Istruzione. [Roma : Società Geologica Italiana, 1989] (Firenze : Selca, 1986) http://id.sbn.it/bid/RT10038318
 

ESPERIENZE PROFESSIONALI E ALTRE RICERCHE La lunga stesura delle Carte Geologiche in facoltà a tavolino, sul territorio, sull’aerofotogrammetria (per la sintesi dei rilievi geologici ex novo di dettaglio) ha allargato le conoscenze al quadro d’insieme di tutta la regione iblea, Sicilia sud orientale. Si è utilizzato il metodo spontaneo di schedare, per l’utilizzo scientifico e professionale mirato al bene pubblico, le problematiche che via via si incontravano nei rilievi geologici a tappeto del territorio. Alcune problematiche individuate hanno scongiurato inquinamenti irrimediabili ad ambienti e acque incontaminate, all’apice del circuito idrico ad uso idropotabile di migliaia di persone. Queste sono le esperienze professionali più efficaci per i risultati conseguiti, selezionate solo dal settore ambiente e territorio:

 
1988-89 Segnalazione ubicazione discarica → sorgenti, parere preliminare, difesa tecnica, consulenza e redazione, per il Comune di Canicattini Bagni, dello Studio Geologico Conoscitivo sulla rischiosa ubicazione discarica rifiuti urbani di altri comuni. “Sopra” l’acquedotto della cittadina di Canicattini. Nessuno aveva rilevato l’incredibile ubicazione, la connessione discarica sorgenti, anzi l’opera era argomento di articoli stampa come importante realizzazione. La discarica, progettata e autorizzata, era ubicata a monte ed entro lo stesso vallone fluviale ove sgorgano copiose sorgenti d’ acqua “pregiata”, per la verginità dell’ area di alimentazione, captate direttamente per caduta naturale per l’utilizzo idropotabile dei cittadini di Canicattini B. Più a valle vi è anche la captazione delle acque per il consorzio d’irrigazione della Cava Cardinale, vallone che sbocca al Porto di Siracusa, a fianco delle mitiche sorgenti del Ciane. A seguito dello studio conoscitivo, per la cui redazione ci si è assunti comprensibili responsabilità, fra le quali la determinante correzione ai fini tecnico-giuridici dell’errata ubicazione cartografica delle sorgenti, l’Assessorato Regionale Ambiente ne ha vietato la realizzazione.
 

1988 Studio Geologico d’Impatto Ambientale per il Comune di Siracusa del corpo ricettore dei reflui del depuratore di Cassibile - Programma rete fognante.
 
 

1988-89 Consulenza e assistenza al Comune di Siracusa per redazione schede tecniche dell’Assessorato Regionale Territorio  Ambiente e Studio Geologico e Idrogeologico d’impatto  ambientale sul riutilizzo irriguo dei reflui del depuratore centrale “Progetto  generale delle fognature area metropolitana siracusana”.
 
 

1992 Studio geologico conoscitivo d’impatto ambientale avverso ubicazione discarica rifiuti urbani e speciali a Stallaini a ridosso della Riserva Naturale di Cava Grande del Fiume Cassibile (fra i comuni di Siracusa, Avola, Noto) e vicina al Comune (committente) di Canicattini. Lo studio geologico, per la perseveranza degli irrazionali criteri di scelta dei siti per discariche, con vocazioni d’uso dei luoghi opposte all’ubicazione di discariche, esula dal contesto locale per gli aspetti economico-ambientali abbracciati. Si tratta di luoghi simbolo degli ultimi spezzoni di territorio di Sicilia e Italia rimasti integri e di inestimabile interesse pubblico. Ribadito con ampie e garbate dimostrazioni oggettive chiarificatrici  resesi necessarie per l’ostinazione, la disinformazione dei fatti agitata sui giornali dai promotori della discarica.
 
In parallelo per il filone di ricerche specifiche in ambiente terrestre, marino, atmosferico, incrociate ad altre esperienze professionali si annovera:
 

    1993 Pubblicazione libro sulla Riserva Naturale di “CAVA GRANDE DEL CASSIBILE - L’Ambiente fisico del Canyon dalle sorgenti d’origine alle sorgenti subacquee nel Mar Jonio”. Nel libro si evidenzia la singolare autoprotezione naturale offerta dalla morfologia del Canyon. Si rendono noti aspetti e fenomeni inediti dell’habitat circostante, dalle sorgenti di origine in terraferma all’ambiente marino e submarino prospiciente la linea di costa della foce del Fiume Cassibile. Caratterizzato dal particolare fenomeno di  vistose sorgenti submarine studiate per cercare di capirne i rapporti idrogeologici con l’entroterra. L’indagine a terra e a mare abbraccia l’arco di 10 anni, un centinaio di sopralluoghi e un migliaio di foto immortalanti la scansione evolutiva stagionale delle sorgive, in ampio ventaglio di scenari meteorologici e meteomarini. Ciò ha permesso l’archiviazione di istanti rappresentativi dei fenomeni più vistosi che, per varie concause antropiche, non si sono più ripetuti.
 

  1992 Coautore Gravity slide and resedimentation processes in a Miocene carbonate ramp, Hyblean Plateau, southeastern Sicily H.M. Pedley, G. Cugno, M. Grasso. Sedimentary Geology Volume 79, Issues 1-4, August 1992, Pages 189–202 Elsevier Science Publishers B.V., Amsterdam. La pubblicazione evidenzia il filone di ricerca specialistica sedimentologica, stratigrafica, paleoambientale, a raccolta studi precedenti, un periodo riguardante: 1) distinzione di dettaglio sul territorio dei calcari ad alghe coralline e delle particolari strutture sedimentarie quali i mega canali di erosione individuati a Cava Grande e dintorni Avola-Canicattini B. Questa pura ricerca scientifica è ritornata utile applicazione idrogeologica nella difesa del Canyon di Cava Grande dalla discarica; 2) studio e ricerca bibliografica a corredo classificazione, terminologia, confronto, deposti similari del Mediterraneo, Isole di Malta, Lampedusa, e Isole Bahamas; 3) l’esperienza dei rilievi subacquei sui sedimenti dell’attuale barriera corallina delle Isole Maldive, Atollo di Malé Nord.
   

    1999 coautore volume “LA RISERVA NATURALE DI CAVA GRANDE DEL CASSIBILE” con l’inserimento integrale del testo, disegni e ampia selezione di immagini della pubblicazione del 1993 “Cava Grande del Cassibile”. Il libro, dell’Ente Fauna Siciliana e Azienda Foreste Demaniali  Regione Siciliana, è stato presentato al Convegno Internazionale “Ambienti mediterranei a confronto: Sicilia-Tunisia”. Vendicari (Noto, SR) 25 e 26 Settembre 1999. Patrocinio di: Ambasciata d’Italia in Tunisia, Centro Regionale UNESCO Sicilia, Università di Catania, comune di Noto.                                                      
 

1997 a Noto 1a presentazione pubblica degli studi meteorologici con la relazione “Scenari Meteorologici del plateau ibleo” al convegno su “Aspetti geologici e geomorfologici degli Iblei”, patrocinio del Comune di Noto e Accademia Gioenia di Scienze Naturali di Catania.
 

1993 rinuncia ad importante incarico professionale dopo lavoro conoscitivo completo (27 fascicoli) del Piano di Risanamento Ambientale, del Ministero dell’Ambiente, Aree ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale nel territorio di Augusta-Priolo-Melilli-Siracusa e Gela. L’incarico professionale del Consorzio Augusta-Priolo-Gela Ambiente (costituito da varie società italiane, capofila a Milano) alla fine non viene accettato e non controfirmato, dopo  ponderata riflessione, per non condivisione degli interventi  ambientali da intraprendere.
 

Viceversa lavoro e studi da tempo avviati e consigliati per il Piano di Risanamento trovano ascolto nei Sindaci delle Amministrazioni dei comuni di Siracusa e Melilli, uno al bordo e l’altro entro il bacino industriale. Questi i risultati delle esperienze:
 

    1997-98 nomina di Esperto del Sindaco di Siracusa per l’Ambiente e redazione saggio su “SCENARI METEOROLOGICI MEDITERRANEI - Effetti sull’inquinamento atmosferico” - Dalla finestra di osservazione della Sicilia Ionica.
 

1998 nel report di esperto per l’ambiente, tutta la ricerca ed il saggio sugli “scenari meteorologici” sono illustrati a Siracusa in apposito convegno su “SCENARI METEOROLOGICI MEDITERRANEI - Effetti sull’inquinamento atmosferico” con gli interventi del Sindaco di Siracusa Prof. Marco Fatuzzo, dei relatori Prof. Luigi Solarino, docente chimica industriale Università di Catania, e dell’autorevole meteorologo Generale Andrea Baroni, già del Servizio Meteorologico Aeronautica Militare e conduttore della storica rubrica TV su Rai 1 “Che tempo fa” e di rubriche sui quotidiani La Stampa e La Repubblica. Il generale Andrea Baroni conosceva in profondità tutta la ricerca meteorologica e venne appositamente a sostegno dell’opera auspicandone vivamente la pubblicazione. In estrema sintesi, queste le sue Referenze di cinque pagine a supporto degli “Scenari meteorologici mediterranei”: “l’autore mostra di avere individuato il significato regionale e locale di quelle situazioni meteorologiche che si palesano nel contesto tipico della meteorologia del Mediterraneo.. In sostanza lo studio si rivela come una sorta di “ricognizione meteorologica” del territorio a scala regionale, con l’intendimento di analizzare tutte le possibili influenze ambientali in relazione all’avvicendarsi delle varie situazioni del tempo in territori sede di specifiche attività umane.. Lo studio costituisce una lodevole iniziativa che bene si inserisce nel novero di quelle misure che la comunità scientifica internazionale addita alle autorità governative di tutto il mondo come non più procrastinabili, a salvaguardia dell’ambiente e delle popolazioni nella loro globalità”.
 

    Fra il 1999-2001 sullo sviluppo dei risultati di prima (Comune Siracusa) Incarico Comune Melilli per Studio conoscitivo sull’inquinamento atmosferico, consulenza e assistenza problema ambientale e da cui:
 

- Nel 2001 redazione studio “DAGLI SCENARI METEOROLOGICI MEDITERRANEI ALL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO “Quando, Dove, Perché”. In applicazione  ricognitiva all’area industriale del siracusano Melilli-Priolo-Augusta, concentrazione industriale di chimica e raffinazione petrolifera fra le più grandi d’Europa.
 

Per il filone docenza universitaria, queste le esperienze principali:
 

- Per l’anno accademico 2004/05 Professore a Contratto della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Catania per il corso di lezioni di “INQUINAMENTO AMBIENTALE E SCENARI METEOROLOGICI” integrativo dell’insegnamento di “Tecnologia e chimica applicata alla tutela dell’ambiente”, corso di laurea in INGEGNERIA PER L’AMBIENTE E IL TERRITORIO, sede di Enna.
 

- Per l’anno accademico 2006/07 Professore a Contratto della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi Kore di Enna, corso di Laurea Specialistica in INGEGNERIA DELLA PROTEZIONE CIVILE, classe lauree in Ingegneria per l’Ambiente e il territorio, docenza in “Gestione della protezione civile”.
 

- Per l’anno accademico 2007/08 docenza al Master Universitario di II livello “Tecnologie informatiche per il monitoraggio del territorio” Università degli studi “Kore” di Enna. Lezioni su “Modellamento dei Versanti e classificazione delle frane” per l’area tematica di Geologia, Geomorfologia e Geotecnica.
 

- Per l’anno accademico 2007/08 Professore a contratto all’Università degli Studi di Catania per docenza al Master Universitario di I livello, facoltà di Scienze Politiche, “Gestione globale del rischio ambientale” docenza “Analisi del Rischio di Inquinamento”.
 

- Nell’anno accademico 2008/09 dai Corsi Universitari sull’Integrazione Europea, Modulo Jean Monnet sulla “Governance Ambientale in prospettiva del 2010 anno internazionale per la Biodiversità”, Università degli Studi “Kore” di Enna, Facoltà di Giurisprudenza. Lezioni su “Gli Scenari Meteorologici Ambientali Euro-Mediterranei nei Cambiamenti Climatici e la Biodiversità.
 

- Dall’anno accademico 2009/10 Idoneo presso il POLITECNICO DI TORINO al bando per l’elenco Studiosi o Esperti dotati di Qualificazione Professionale e Scientifica idonea per svolgere Insegnamenti a Contratto o per Affidamento presso la II  Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino.  Settore Scientifico Disciplinare GEO/02 - Geologia Stratigrafica e Sedimentologica.
 

- Nell’anno accademico 2010/11 presso il POLITECNICO DI TORINO incarico d’Insegnamento per il Corso di Elementi di Geomorfologia 2° anno, Laurea triennale in Architettura per il Progetto (Mondovì).
 

- Dall’anno accademico 2012/13 idoneo per l’Albo unico del POLITECNICO DI TORINO, delle Facoltà di Architettura e Ingegneria, degli Studiosi e degli Esperti qualificati allo svolgimento di attività didattica.  Settore Scientifico Disciplinare GEO/02 - Geologia Stratigrafica e Sedimentologica.
 

- Nel settembre 2013 pubblicazione libro SCENARI METEOROLOGICI AMBIENTALI MEDITERRANEI - Bel tempo – Scirocco – Brutto tempo – Tramontana – Maestrale-Ponente – Libeccio - L’UNICITA’ DEL CLIMA MEDITERRANEO -  Dario Flaccovio Editore.  Il libro si apre con la prestigiosa presentazione del meteorologo generale Andrea Baroni.
 

  Nell’ottobre del 2014 col il libro SCENARI METEOROLOGICI AMBIENTALI MEDITERRANEI si aggiudica il premio speciale della giuria per la sezione saggistica del Premio Carver 2014 ormai noto come il Contropremio dell’Editoria italiana.
               

PER ALTRE ATTIVITA’ SOCIO-CULTURALI: approfondimento, aggiornamento da riviste scientifiche specialistiche, rassegna stampa tematiche di società, politica, economia ed ambiente. Per la divulgazione pubblica si segnalano: articoli, seminari vari, lezioni-conferenze per corsi lauree brevi, convegni sulle politiche del territorio e sviluppo economico, del suolo, del mare, dell’aria, delle riserve, del sistema acque, e dell’esclusiva risorsa climatica Siculo-Mediterranea, Italo-Mediterranea, Euro-Mediterranea da cui la focalizzazione sulla “Risorsa Ambiente Mediterraneo”, l’estensione sulle Politiche Ambientali, sui livelli di Governance Ambientali, sui Cambiamenti Climatici, sulle Geopolitiche Ambientali. Poggiante sulle esperienze elencate, l’attività è protesa anche a sensibilizzare le Amministrazioni Pubbliche a concentrare gli obiettivi sulle vocazioni d’uso del territorio e dell’ambiente in tutte le sue espressioni. Convinti che in ciò, nella  conoscenza e nella ricerca, è racchiuso lo sviluppo migliore  socio-economico del nostro pianeta e dell’umanità.
 

INTERESSI E SPORT
 
- Letture e scritture prevalenti, saggistica. Documentari e trasmissioni scientifico divulgative di cui se ne registrano selezioni d’interesse, in particolare della Natura.

 
- Una caratteristica immutata negli anni d’intuito istintivo, è stata quella di seguire i giornalieri avvenimenti meteorologici attorno una vasta area del Mediterraneo, fra Atlantico-Africa-Europa, da qualche anno estesi attorno l’America settentrionale. Questo attraverso la registrazione trentennale di immagini satellitari e carte del tempo, nel passato dai giornali e TV, ora da Internet, associate a foto dirette alla natura, al cielo, al mare, al paesaggio. E’ stato il nutrimento d’archivio a supporto dell’ideazione degli Scenari Meteorologici  Ambientali Mediterranei.
 

- Sport praticati, Tennis agonistico individuale, vincitore numerosi tornei, campione siciliano veterani (over 60) 2014, 2016, 2017, 2019 classifica FIT 4.1; Tennis agonistico a squadre (serie D) con giovani promesse e loro sparring partner, alcuni ora in classifica internazionale; poi calcetto, nuoto, subacquea, escursionismo esplorativo trekking, corsa e svariate abituali attività all’aperto. Passione per vari sport fra cui Tennis, Automobilismo F1 e Ferrari, Motociclismo, Calcio, Atletica leggera specie per discipline velocistiche. Interesse per le grandi imprese: alpinismo, navigazione, esplorazione ed altro.
 

- Uguale interesse selettivo per grandi film e musica, per esempio Sergio Leone-Ennio Morricone,  del Pop, del Rock, Pink Floyd, del Blues, Soul music dei più grandi interpreti neri e  grandi voci.

 
Link di supporto e produzione altre attività culturali, sociali, scientifico divulgative dal 2014:
                                     
 

Informazioni di contatto:
dott. Giuseppe CUGNO

Tel: (39) 0931947487
Via Canale 68
96010 Canicattini Bagni (SR) Italia
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